Il Barattolo
ASSOCIAZIONE DI COLLEZIONISMO BIRRARIO

Vassoi

vassoi vassoi Il vassoio è al tempo stesso uno strumento per servire le consumazioni e per comunicare un messaggio pubblicitario, pertanto possiamo collocarlo a metà strada tra il bicchiere e la placca. Rispetto al bicchiere può sicuramente vantare una minore propensione alle rotture accidentali ma d'altro canto anche una minore quantità di pezzi prodotti ed immessi sul mercato. Inoltre per sua stessa natura il vassoio andava facilmente incontro ad ammaccature, graffi e corrosione (spesso infatti veniva lavato insieme ai piatti) al punto che i pezzi attualmente reperiti sono in condizioni tutt'altro che perfette, salvo quelli trattenuti da dipendenti delle fabbriche di birra prima che venissero destinati al loro naturale utilizzo.
Se diamo un'occhiata ai vassoi di birra americani, soprattutto di epoca pre proibizionismo, notiamo che, soprattutto per le fortissime spinte concorrenziali tra le breweries, in essi l'aspetto iconografico è curato ai massimi livelli, nella convinzione che la bellezza del vassoio fosse direttamente proporzionale alla forza di penetrazione del messaggio pubblicitario.
Se infatti sfogliamo il principale catalogo americano (G. Straub, Collectible beer trays, Schiffer ed.) ci imbattiamo in vassoi di rara bellezza e di pregevolissima fattura.
In Italia questo genere non è ancora stato classificato, o, meglio, inventariato, soprattutto a causa della dispersione dei pezzi esistenti; una grossolana classificazone può essere fatta in base al materiale costitutivo (metallo o bachelite), in base alla forma (rettangolare, quadrata, rotonda, ovale), alle dimensioni ed alla grafica (figurato o con semplice scritta pubblicitaria).
Essendo l'Italia verosimilmente un mercato con minori pressioni concorrenziali e quindi con più blande spinte pubblicitarie (soprattutto negli anni '20-'50), il livello medio dei vassoi, da un punto di vista estetico, si stabilizza su un livello intermedio, ben lontano dallo standard nordamericano.
La maggior parte dei vassoi infatti si limita a riportare semplicemente il nome della birra, con in più la città di produzione o, in alcuni casi, un attributo della birra stessa (ad es. ottima, bionda, ecc.) (vedi foto 1, 2, 3).
Sono senz'altro meno numerosi i vassoi figurati che solo in rarissimi casi raggiungono livelli estetici ragguardevoli (vedi foto 4, 5, 6, 7).

vassoio vassoio vassoio vassoio

Un criterio per stabilire la datazione del vassoio può essere quello del fomato, nel senso che possono essere considerati più vecchi quelli rotondi (diametro 25 cm) con bordo basso (foto 8) e quelli ovali (diametro maggiore 31 cm).
Vengono poi altri formati, quale quello rettangolare (cm 26x36) (vedi foto 9) e quadrato; unica eccezione nelle dimensioni del formato rettangolare è il vassoio della birra Ronzani che misura 22x31 cm (vedi foto 10). Successivamente il formato rotondo venne prodotto con dimensioni maggiori (diametro 31 cm) e con bordo più alto (3,5 cm) (vedi foto 5).
Per quanto riguarda gli stabilimenti in cui i vassoi vennero prodotti, ne elenchiamo di seguito i principali: Pelliconi (Bologna), Brill (Affori), Buti (Firenze), Itla (Torino), Salcim (Milano), Metalgraf, Pagani (Lecco).

Piero Ceriana

Privacy Policy